Pensione addio con la prescrizione contributi: allarme per lavoratori e pensionati

L’ultima novità della pensione riguarda la prescrizione dei contributi. Allarme per i lavoratori ed i pensionati: cosa cambia per i cittadini.

Sono tante le novità riguardanti gli importi pensionistici in arrivo da quest’anno. Infatti, il 2024 è stato l’anno delle rivalutazioni delle pensioni. L’importo erogato ai cittadini, fino a cinque volte il trattamento minimo, è aumentato del 5,4%, vale a dire il pari del valore dell’inflazione sulla penisola.

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Un nuovo pericolo si profila per pensionati e lavoratori – Loudermusic.it

Ovviamente non sono mancati gli inconvenienti per gli interessati, con alcuni ritardi da parte dell’INPS. Adesso però un nuovo allarme potrebbe colpire non solo i pensionati ma anche i lavoratori. In molti, infatti, si chiedono quando vanno in prescrizione i contributi per la pensione INPS. Stiamo quindi parlando dell’estratto conto contributivo che rappresenta uno strumento fondamentale.

Grazie a questo i lavoratori potranno verificare tutti i dati relativi alla propria posizione assicurativa. Quindi sarà possibile venire a conoscenza anche di eventuali anomalie o mancanze, in modo da evitare spiacevoli sorprese quando la pensione è vicina. Potrebbero sorgere buchi contributivi e per riavere i contributi bisogna attivarsi prima della prescrizione. Per capire meglio il caldo tema quindi bisogna sapere quando vanno in prescrizione i contributi per la pensione INPS.

Pensione, il nuovo allarme per i lavoratori: quando vanno in prescrizione i contributi

La prescrizione dei contributi per la pensione INPS è un argomento di grande rilevanza per i lavoratori italiani. Capire i termini e i motivi per cui possono verificarsi buchi contributivi è fondamentale per pianificare la propria situazione previdenziale in modo efficace. Per prima cosa bisogna sapere che il termine di prescrizione per il versamento e il recupero dei contributi è di 5 anni. Questo significa che, trascorso questo periodo di tempo, l’INPS non può più richiedere il pagamento dei contributi dovuti.

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Quando scattano i temrini per la prescrizione dei contributi – Loudermusic.it

Tuttavia, vi è un’eccezione importante. Se il lavoratore o i suoi superstiti segnalano all’INPS l’esistenza di un rapporto di lavoro non dichiarato, comunemente noto come lavoro nero, i tempi si allungano fino a 10 anni. È fondamentale che il lavoratore presenti la denuncia prima della scadenza del termine quinquennale per estendere il periodo di prescrizione a 10 anni. È importante comprendere i motivi per cui possono verificarsi i buchi contributivi che portano alla prescrizione.

Tra i principali motivi ci sono il mancato riconoscimento dei contributi figurativi, come quelli per malattia, gravidanza o infortunio, e l’omissione del versamento da parte del datore di lavoro. Se il datore di lavoro non versa i contributi dovuti è prevista l’applicazione di sanzioni severe. In caso di omessi versamenti di importo superiore a 10mila euro annui, il datore di lavoro rischia la reclusione fino a tre anni e una multa fino a 1.032 euro. Se l’importo omesso è inferiore ai 10mila euro annui, è prevista una sanzione amministrativa da 10.000 a 50.000 euro.

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